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mercoledì, marzo 16, 2005

Gmail - [16/3] - ritiro dei soldati italiani dall'Iraq

Il tempismo di Berlusconi

Con la decisione di ritirare le truppe italiane dell'Iraq,
Silvio Berlusconi ha dimostrato che la politica viene prima
dei grandi ideali con cui aveva difeso la partecipazione
dell'Italia alla missione in Iraq. In poche parole, ha
dimostrato di avere un'abilità politica superiore a quella
di Aznar e Zapatero. Rispetto al primo, è stato più attento
agli umori dell'opinione pubblica, prendendone le distanze
anche con decisioni impopolari, ma senza mai deluderla.
Inoltre Berlusconi sa che dovrà ritirare le truppe prima
delle elezioni del 2006, e ha scelto il momento migliore
per annunciarlo. Il Cavaliere ha dimostrato anche maggiore
intelligenza politica rispetto a Zapatero: annunciando che
il ritiro non sarà totale e immediato, bensì parziale e
proporzionale alla stabilità del governo iracheno, ha
conservato un buon margine di manovra evitando di deludere
l'alleato statunitense.

El Mundo, Spagna [in spagnolo - a pagamento]

http://www.elmundo.es/diario/opinion/1771207.html

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L'Italia lascia l'Iraq
Berlusconi ha annunciato il ritiro dei soldati italiani
dall'Iraq dieci giorni dopo la liberazione di Giuliana
Sgrena, durante la quale Nicola Calipari è stato ucciso dal
fuoco amico degli americani. La maggior parte degli italiani
ha rinnovato con forza la sua richiesta di ritiro immediato
delle truppe. Berlusconi, anche se in ritardo, ha capito
che non può ignorare i sentimenti dell'opinione pubblica, e
cerca di andar via dell'Iraq scontrandosi il meno possibile
con il suo amico Bush.

El Periódico de Catalunya, Spagna [in spagnolo]

http://www.elperiodico.com/default.asp?idpublicacio_PK=5&idioma=CAS&idnoticia_PK=194886&idseccio_PK=5&h=050316>